Contemplating the Tom Ford Winter 2024 collection designed by Peter Hawkings with the perfect tailoring, the glossy sheen of the fabric, and the depth of the color, is like leafing through a book on the history of contemporary clothing.
Then, as you pause to examine each individual item of clothing, including the accessories, this perception is confirmed by the vibrant glamor overflowing with seductiveness, where men and women complement each other, mirroring each other’s choices.
This is a collection that once again depicts that same feminine and masculine nature full of self-confidence and the same edgy directness, which immediately takes us back to the epic, historical attitude of the “Fordesque” ethos.
These sophisticated references generated a long, slim silhouette with textured accents in the fringes, cutouts, openings and treated leathers, and juxtaposed the unremitting precision of the tailoring and flou.
Every single garment in the modeling composition confirms the visual expressiveness of Tom Ford’s language, the creator of shapes that generate images, but also raised questions regarding the statutory role of fashion in the dilated time of history.
Here, Peter Hawkings imagines this feeling through the blazers and blousons that are paired with shorts like miniskirts, the military-style coats, which further accentuate the de rigueur sense of seductiveness, and the long and short dresses, which reveal and expose parts of the body. Not to mention the accessories, which reflect the same hyper glamor in the slender-heeled shoes, the minimalist clutch bags, and the square-shaped sunglasses.
What makes this vision even more impactful is the power of the color palette where black, dark blue and white, punctuated by lively shades of purple ranging from Parma violet to ultraviolet, pay homage to the strength of the fabrics. The luminous felt, patent leather, light satin jersey, and shiny barathea, harmonize with the slub velvet, silk and wool grosgrain and twill and bouclè wool in a poetic aesthetic that is intimate yet vibrant, to lose oneself in garments that deftly range between multiple sensations and emotions.
This is because just like the founder of the House, Peter Hawkings loves color and fabric, which serve as the foundation of the daily efforts to bring forth the true strong, confident femininity with the same attitude reminiscent of Francoise Hardy or the stature of a Helmut Newton Pola Woman. Or to follow the same easily elegant masculinity freed from the expectations of society, and which is not reduced here to merely a possible expression of gender or a single and unique definition.
Evocative too is the jewelry, which reflects the same iconic minimalist design and has nothing to envy from the big jewelry designers because, beyond the uber-chic or their function, it seems to celebrate the extraordinary inventiveness of creative aesthetics at the service of seduction.
Ultimately, a bracelet or a necklace is simply an exceptional representation of the same experimental and creative lab that Tom Ford’s style department used to guard the collective memory of his brand.
Notably, owning jewelry that expresses the search for protection, together with the desire to overcome the limits of the human condition, is an instinct rooted in the body and spirit of every style department but also a human one beyond the random whims of fashion. And so, jewelry has been created to boost the power of the image which, in the case of Tom Ford, is transformed into an interpretation of seductiveness for both men and women.
Vertigini di bellezza
L’ethos di Tom Ford nella collezione autunno 2024 è totalizzante, con una attenzione perfetta al tailoring e ai materiali, che invitano alla tattilità.
Ammirare la collezione Tom Ford Winter 2024, disegnata da Peter Hawkings, è come sfogliare un libro di storia del costume contemporanea: la perfezione del tailoring, la lucentezza brillante del tessuto, la profondità del colore.
Poi soffermandosi, con attenzione ad ogni singolo capo, fino ad arrivare all’accessorio, questa percezione viene confermata dal vibrante glamour carico di seduzione, dove l’uomo e la donna sono complementari, specchio l’uno delle scelte dell’altra.
Una collezione che raffigura, ancora una volta, quel carattere femminile e maschile ammantato di quella sicurezza di sé e di quella tagliente immediatezza, che ci riporta immediatamente a quel riferimento epico e storiografico dell’ethos “Fordesque”.
Questi sofisticati codici sono stati in grado di generare una silhouette lunga e snella con accenti testurizzati, nelle frange, nei cut-out, nelle aperture e nelle pelli trattate, e una giustapposizione di tailoring e flou, di precisione irremissibile.
Ogni singolo capo nella sua composizione modellistica conferma l’espressiva visiva del linguaggio di Tom Ford, autore di forme generatrici di immagini, ma anche di interrogativi, rispetto al ruolo statuario della moda nel tempo dilatato della storia.
Qui, Peter Hakings immagina questo sentimento attraverso i blazer e i blouson, che sono abbinati a shorts come minigonne, i cappotti di ispirazione militare, che accentuano ulteriormente il senso della seduzione del rigore, i dress, lunghi e corti, che rivelano ed espongono alcuni parti del corpo. E non da meno gli accessori riflettono quel hyper glamour nelle scarpe con il tacco sottile, nelle pochette dal design minimalista, e negli occhiali da sole squadrati.
A rendere questa visione ancora più incisiva è la potenza della palette colori dove il nero, il blu scuro e bianco, punteggiata da vivaci sfumature di viola, di Parma all’ultravioletto, rende onore alla profondità dei materiali. Il feltro luminoso, la pelle verniciata, il jersey di raso leggero, la barathea lucente, si armonizza con il velluto fiammato, il canneté di seta e di lana, il twill di lana e seta, il bouclè di lana in una poetica estetica intima ma vibrante, per perdersi in capi di spaziare abilmente tra più sensazioni ed emozioni.
Questo perché Peter Hawkings ama il colore e la materia, come il fondatore della Maison, e che sono le basi di quel lavoro quotidiano, per far emergere la vera femminilità forte e sicura, con quel piglio che riporta in mente la figura di Francoise Hardy o la statura di un Helmut Newton Pola Woman. O a seguire quella mascolinità elegante libera, e liberata dalle aspettative della società, che qui non viene ridotta solo alla possibilità di espressione di un genere, o ad una sola e unica definizione.
Un altro intervento che disvela una emozione, sono i monili, che rispecchiano quel disegno iconico minimalista, che non ha nulla da invidiare a quelli dei più grandi creatori di gioielli, perché sembrano celebrare, al di là dell’uber-chic o della loro funzione, la straordinaria inventiva della estetica creativa al servizio della seduzione.
In fondo, un bangle o un choker non sono altro la rappresentazione straordinaria di quel laboratorio sperimentale e creativa di cui l’ufficio stile di Tom Ford si serviva, per rappresentare il depositario della memoria collettiva del suo marchio.
Vi è poi ricordare, che è un istinto radicato nel corpo e nello spirito di ogni ufficio stile ma anche umano, al di là della casualità dei capricci delle mode, di avere un monile che esprima quella ricerca di protezione, unita al desiderio di superare i limiti della condizione umana. Da qui gli ornamenti creati per aumentare il potere dell’immagine, che si trasforma immediatamente, nel caso di Tom Ford, in interpretazione di seduzione, sia per gli uomini che per le donne.
