HOUSE OF TUHINA

Ispirati alle antichissime tradizioni artigianali e orafe dell’India, i gioielli di House of Tuhina sono realizzati da donne che non avevano impiego, per le quali sono state messe a punto condizioni di lavoro “tailor made”

Da lei, cresciuta in una famiglia indiana di medici, ci si aspettava che intraprendesse la medesima professione, solida e rispettata: invece Tuhina Goyal ha provato fin da giovanissima un grande, innato amore per il design di gioielli e ha tenacemente perseguito questa passione. Dopo la laurea in design tessile e abbigliamento presso il prestigioso National Institute of Design (NID) di Dehli, si è catapultata a Londra per specializzarsi nella creazione di gioielli e in strategie di sviluppo industriale. Ma ciò che rende unica l’esperienza di Tuhina non è solo il suo occhio per la qualità e l’estetica delle creazioni, quanto la convinzione che «si cresce solamente insieme agli altri»: per lei la questione fondamentale non è solo realizzare gioielli dal gusto e dal design unici, ma incoraggiare, rafforzare ed emancipare le persone intorno a sé. Così, più di dieci anni fa, ha fondato il suo brand House of Tuhina: nei suoi laboratori i gioielli, ispirati alla millenaria cultura e all’artigianato dell’India, sono realizzati da donne prima disoccupate alle quali vengono insegnate le tradizionali tecniche di lavorazione del Paese e garantite condizioni di lavoro “tailor-made”. Un aspetto, questo, di particolare importanza nella società indiana, all’interno della quale le donne disoccupate provenienti da famiglie a basso reddito devono spesso affrontare sacrifici incredibili per la loro sopravvivenza e quella dei loro cari, e quelle che entrano nel mondo del lavoro devono comunque continuare a svolgere a pieno titolo le funzioni di madri, mogli, figli e nuore: una mole di lavoro che rende loro praticamente impossibile un impiego a tempo pieno che sia remunerativo e al tempo stesso gratificante a livello di crescita personale. «Nel 2012 – racconta Tuhina – ho capito che era finalmente giunto il momento di mettermi alla prova e di testare le reazioni del mercato. Praticamente ho cominciato nel seminterrato di casa, dove realizzavo personalmente i gioielli che avevo disegnato per poi esporli e promuoverli a livello locale. Un inizio modesto, che però ben presto ha portato a risultati straordinari: i miei gioielli piacevano moltissimo e ben presto la domanda ha cominciato a crescere oltre le aspettative, tanto che a un certo punto ho cominciato a non potervi fare fronte perché non avevo artigiani che potessero aiutarmi nella produzione». La svolta, come spesso accade, è giunta per caso: proprio in quel periodo due donne del posto, Bina e Babita, si sono proposte a Tuhina per svolgere lavori domestici: lei le ha invece convinte ad affiancarla nella sua impresa, adottando un approccio diretto e pratico: «Ho subito reindirizzato Bina e Babita a un lavoro creativo e full-time ma mi sono resa conto che i loro impegni in famiglia, in particolare l’obbligo di rientrare a casa in determinati orari per adempiere a responsabilità domestiche, era un ostacolo di non poco conto. Una volta messe a fuoco queste problematiche, ho studiato un programma di lavoro su misura per le loro esigenze e il loro benessere: orario di lavoro flessibile e la scelta tra lavoro da casa o in laboratorio. Oggi Bina e Babita coordinano ciascuna un team di un centinaio di lavoratrici, tutte impiegate alle loro medesime condizioni!».

Le neoassunte, alle quali vengono richieste capacità di base nei lavori di cucito e filato, vanno incontro a un periodo di apprendistato di diversi mesi – affidate a tutor, motivate e seguite in ogni loro progresso – superato il quale sono in grado di realizzare gioielli che corrispondono agli stringenti standard qualitativi ed estetici di House of Tuhina, diventando membri permanenti dell’organizzazione.
Lavorati interamente a mano in leghe di metallo e cotone, smalti, vetro e pietre naturali, i gioielli di House of Tuhina mostrano chiaramente tutto l’amore e la profonda conoscenza di Tuhina Goyal per la cultura, l’artigianato tradizionale e l’arte orafa del proprio Paese, pur con un tocco contemporaneo che li rende appetibili anche per i mercati internazionali – oggi sono ampiamente rappresentati e richiesti negli USA e in Europa e in crescita anche in Medio Oriente e Australia – e apprezzati da una clientela femminile del tutto trasversale per provenienza, stili e fasce d’età.
«In generale sono io a disegnare i pezzi – conclude Tuhina – ma può capitare, ed è già successo anche per alcuni nostri best seller internazionali, che alcuni modelli siano invece disegnati da qualcuna delle nostre artigiane, tra le vincitrici di uno dei concorsi di design che organizziamo in azienda con una certa frequenza. Il successo è sempre frutto di un lavoro condiviso e noi crediamo fermamente in quei valori di rispetto, empowerment, cultura e resilienza che, soli, garantiscono il benessere all’interno di una comunità».

The jewelry of this Indian brand is inspired by the ancient craftsmanship and goldsmithing traditions of the country: they are crafted by women who were unemployed, for whom tailor-made working conditions have been studied

Having grown up in an Indian family of doctors, Tuhina Goyal was expected to follow the same well-trodden and respected path. Yet, the pulse of her passion beat to a different rhythm – a profound and innate love for jewelry design. With determination as her compass, she embarked on an academic journey, earning her stripes in textile-apparel design from the illustrious National Institute of Design (NID) in Delhi and moving to London after her degree, where she honed her skills in jewelry design and business development strategies. What sets Tuhina apart isn’t just her keen eye for the exquisite quality and aesthetic of her pieces, but her core belief that “you grow when your people grow”. For Tuhina, what really matters is not only the design and creation of unique jewelry; it’s about lifting others up, empowering and emancipating those around her. It was with this vision that, over a decade ago, she launched her brand, House of Tuhina. Here, in her workshops, the rich tapestry of India’s ancient culture and craftsmanship comes alive in the jewelry made by the hands of women who were once unemployed. These women are not only taught the traditional techniques of their homeland but are also provided with “tailor-made” working conditions – a beacon of hope in a society where unemployed women from low-income families have to endure profound sacrifices for the survival of their family and those entering the workforce often juggle an overwhelming array of responsibilities: mother, wife, child and daughter-in-law; a series of duties that make full-time work that is both well-paid and gratifying in terms of personal growth nigh on impossible.

“In 2012,” Tuhina reflects, “I felt the tug to challenge myself, to see if my creations could stand the test of the market. My journey began in the humble confines of my basement, designing each piece and crafting it by hand, and slowly introducing them to the local scene. What started as a modest endeavor quickly spiraled into something remarkable. Demand for my designs surged, outpacing my capacity to produce them single-handedly.” As so often is the case, fate intervened when Bina and Babita, two local women seeking domestic work, crossed paths with Tuhina. Seizing the moment, and adopting a practical approach, Tuhina steered them towards a different destiny – joining her creative crusade. “I immediately redirected Bina and Babita towards a creative and full-time job but I recognized that their family obligations, specifically the imperative to return home within prescribed hours for domestic responsibilities, presented a challenge of no small importance. Therefore, I studied a work environment tailored to their comfort and circumstances, with flexible working hours and offering them the option to work from home or in the workshop. Today, Bina and Babita both lead a cluster of around 100 women, all flourishing under the same empowering conditions!”.

These artisans, armed with basic skills in needle and thread handling, undergo a meticulous apprenticeship of several months. Under the watchful eyes of their encouraging and motivating tutors, they evolve, ready to produce jewelry that meets the stringent quality standards of House of Tuhina, thus becoming integral members of the organization. Entirely made by hand in metal alloys and cotton, enamel, glass and natural stones, the creations by House of Tuhina are a testament to Tuhina’s love and deep understanding of the culture, traditional craftsmanship and jewelry traditions of her homeland, with a modern flair that captivates a global audience. From the shores of the U.S. and Europe to the expanding markets of the Middle East and Australia, her jewelry pieces are widely requested and appeal to a wide female clientele comprising women of completely different styles and ages. “I usually design our jewelry pieces myself,” Tuhina concludes, “But occasionally, designs are also picked up from our in-house creative design competition winners. Some of our international best-sellers have been designed by our artisans. Success, in our book, is a collective achievement, and we firmly believe in those values of mutual respect, empowerment, culture and resilience which, alone, ensure well-being within a community”.

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