Meeting points between design and fashion

Milan Design Week: design companies revamp themselves by presenting objects and lifestyles focused on respect for the environment and the circular economy.

All designers have always traveled into the future. Starting from their school days when, through shapes and lines, they tried to invent something that did not exist. Afterwards they did it as adults, living every day as if it were tomorrow and not today. Innovation is their prime driver.

Described as visionaries, they are the ones who lead us by the hand through styles of projections and intersections of objects.

Almost everyone in this Milan Design Week 2024 has sought to exhibit and revolutionize the sector’s industry, turning the experience of shopping for luxury goods into something unique, creating a turnover of several billion euros through strategic alliances with major international players, and introducing technology paired with human talent and creativity.

Each one produced an ID card for every item, considering traceability, the use of renewable energy sources and reduced ecological footprint, up to and including the promotion of care, repair and even resale of the item itself.

Let’s start with the most important areas, such as the workspace and the home, fertile grounds for innovating objects and lifestyles, and where, in recent years, real revolutions have been taking place.

Workspaces become meeting points, fostering creativity and smart working routines; conversely, the home, from a place where many used to come back to eat and sleep, has now become the center of our private universe, where one can work, play sports, have fun, and indulge in their hobbies.

We crave more space, more greenery, more connectivity, and we have realized that being surrounded only by what meets our desires is very important. But the key element is sustainability, so rethinking the office, which will have to feature self-regulating lighting based on the time of day, electricity, and heating. It will have to be more colorful, interactive, pleasant and, above all, nature friendly.

Green design is no longer a concept that can be postponed; reusable, biodegradable, and recyclable materials are needed, designed from the standpoint of long life of the objects.

This is applied comprehensively by going beyond the product, considering the production process and the environmental impact as well as how to enhance craftsmanship.

During the Milan Design Week 2024, we were able to see the combination of innovation and environmental protection, thanks in part to artificial intelligence, which can help designers take customer needs into account and create more targeted products.

Precisely through AI and high-tech data, many designers managed to change the nature of the trade of craftsmanship, reinventing it, emphasizing the savoir-faire, manual skills, and creativity typical of those who produce handmade objects, which, thanks precisely to the digital revolution and attention to ethics, have once again become incontrovertible elements.

This is a significant step in recovering local cultures and productions by transforming them from small crafts to objects intended for a broader audience, because making a design object takes time, resourcefulness, and craftsmanship.

This is why we must always consider sustainability and innovation as driving forces in order to offer lasting luxury, making the whole system, even the fashion system, more circular, sustainable and inclusive.

Convergenze tra design e moda

Milano Design Week: le aziende del design si rinnovano presentando oggetti e stili di vita all’insegna del rispetto dell’ambiente e dell’economia circolare.

Ogni designer ha sempre viaggiato nel futuro. Partendo dai banchi di scuola, quando attraverso forme e linee cercavano di inventare qualcosa che non c’era, poi l’hanno fatto da grandi, vivendo tutti i giorni come se fossero domani, e non l’oggi. L’innovazione è il loro primo motore.

Definiti visionari, sono quelli che ci portano per mano attraverso stili di proiezioni e intersezioni degli oggetti.

Quasi tutti in questa Milano Design Week 2024 hanno cercato di mostrare e rivoluzionare l’industria del settore, trasformando l’esperienza dello shopping di beni di lusso in qualcosa di unica, creando un indotto di svariati miliardi di euro, attraverso alleanze strategiche con big player internazionali, e introducendo la tecnologia appaiata a talento umano e creatività.

Ognuno ha prodotto una carta d’identità per ogni singolo oggetto, considerando la tracciabilità, con utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e la riduzione dell’impronta ecologica, fino a favorire la cura, la riparazione e perfino la rivendita.

Partiamo dagli ambiti più importanti come lo spazio lavorativo e la casa, terreni fertili per innovare oggetti e stili di vita, e dove negli ultimi anni, stanno avvenendo vere e proprio rivoluzioni.

Gli spazi lavorativi diventano punti d’incontro, favorendo la creatività e la routine dello smartworking, per contro la casa, da luogo dove molti tornavano per cenare e dormire, oggi è diventato il centro del nostro universo privato, dove lavorare, fare sport, divertirsi e dedicarsi ai propri hobbies.

Desideriamo più spazio, più green, più connettività e ci siamo accorti che avere intorno solo ciò che corrisponde ai nostri desideri è molto importante. Ma l’elemento chiave è la sostenibilità, così da ripensare l’ufficio che dovrà essere avere una illuminazione che si autoregolerà in base alle ore della giornata, all’energia, al riscaldamento. Dovrà essere più colorato, interattivo, gradevole e soprattutto rispettoso della natura.

Il green design non è più un concetto procrastinabile, occorrono materiali riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili, progettati nella prospettiva della lunga vita degli oggetti.

Questo lo applica in maniera esaustiva andando al di là del prodotto, considerando il processo produttivo, l’impatto ecologico e come valorizzare il lavoro artigianale.

In questa Milano Design Week 2024 abbiamo potuto vedere declinato l’insieme tra innovazione e tutela dell’ambiente, anche grazie alla intelligenza artificiale, che può aiutare chi progetta a tener conto delle esigenze del cliente e realizzare prodotti più mirati.

Proprio attraverso l’AI e i dati high -tech, molto designer hanno potuto cambiare la natura del mestiere dell’artigianato, reiventandolo, valorizzando il savoir-faire, la manualità e la creatività tipiche di chi produce un oggetto fatto a mano che, proprio grazie alla rivoluzione digitale e all’attenzione all’etica, sono tornate a essere elementi imprescindibili.

Questo è un passo significativo nel recuperare culture e produzioni locali trasformandole da piccolo artigianato ad oggetti per un pubblico più vasto, perché un oggetto di design richiede tempo, ingegno e manualità per essere realizzato.

Per questo dobbiamo sempre considerare la sostenibilità e l’innovazione come motori trainanti, per offrire un lusso che duri nel tempo, creando l’intero sistema e anche quello della moda in uno più circolare, sostenibile ed inclusivo.

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