PROGETTO E INNOVAZIONE
Fondata nel 1966 da Piero Ambrogio Busnelli (Pierino per tutti) e dai fratelli Cassina, l’azienda C&B (che diventerà poi B&B Italia) trae il suo nome dai cognomi dei fondatori e nasce negli intenti di Piero Busnelli con un obiettivo preciso: rispondere alla necessità di trasformare la modalità di produzione dei mobili e avviarla a un processo di tipo industriale. È proprio Busnelli, un anticipatore in questo campo, a proporre un sodalizio a Cassina – azienda già nota sul mercato – per “rivoluzionare” la produzione di arredo introducendo il processo industriale, ma soprattutto basando ogni nuova proposta sulle fondamentali attività di ricerca, progetto e sviluppo. Se è vero che gli anni Sessanta in Italia sono un periodo di cambiamento profondo, sociale ed economico, innervato dall’ottimismo e da una modernizzazione produttiva trainata dal settore trasporti, da quello illuminotecnico e certamente dalle aziende che puntavano sui “nuovi materiali” come la plastica e il poliuretano, nell’ambito dell’arredamento sono pochi i pionieri di un rinnovamento radicale della produzione poiché il sistema produttivo, ancorché innovativo in alcuni casi, stentava ad affrancarsi completamente dalla caratteristica produzione di alto livello di matrice artigianale. Investimenti raddoppiati nel settore industriale, ma soprattutto un’impennata del 50% delle spese per i consumi privati, convalidano l’intuizione anche commerciale di Busnelli.
C&B dunque, che solo nel 1968 passa da 50 a 150 addetti, contando sui contatti già avviati e condivisi da Cassina con progettisti famosi come Vico Magistretti, Mario Bellini, Gianfranco Frattini, Afra e Tobia Scarpa, costruisce la propria identità su un’organizzazione scientifica della produzione, un forte investimento tecnologico nella fabbrica e un’immagine originale nutrita dai variegati contributi creativi di diversi designer. È del 1969 la creazione del Centro Ricerche – da un’idea di Cesare Cassina, che diventerà Centro Ricerche & Sviluppo e che sarà condiviso tra le aziende dei fondatori – uno strumento fondamentale per la buona riuscita dei progetti che svincola il valore del prodotto dalla sola creatività del progettista per associarlo alla ricerca, cioè all’innovazione.
In questi primi anni di attività un rapporto di particolare sintonia con Afra e Tobia Scarpa – quest’ultimo, non solo designer di prodotto, ma prezioso consulente aziendale sulla produzione – dà vita al primo best seller aziendale, il divano Coronado, e al progetto per la sede aziendale mentre l’intesa con Mario Bellini, già noto per le collaborazioni con Olivetti, produrrà alcune note icone aziendali nel segno del Pop come Camaleonda e Le Bambole. C&B affronta con spirito libero il rapporto con i “nuovi materiali”: resine acriliche, poliuretano espanso, poliestere e fibra di vetro vengono considerati per i loro indubbi vantaggi funzionali ma anche attribuendo loro un’autonomia espressiva, abbandonando vecchi stilemi per abbracciare le istanze del “Pop design” nel rivoluzionare le consuetudini “borghesi” dell’abitare. A sette anni dalla sua fondazione, nel 1973, Busnelli rileva le quote di Cassina e la C&B diventa B&B Italia, una nuova azienda, in cui confluisce il know-how acquisito grazie a quel fondamentale laboratorio per la ricerca sui materiali innovativi e volto all’industrializzazione dei processi che si era incarnato nel Centro Ricerche & Sviluppo. Collaboratori vecchi e nuovi proseguono il percorso avviato con l’azienda, oltre a Mario Bellini, ad Afra e Tobia Scarpa, nasce la collaborazione con un giovane Antonio Citterio che porterà a sviluppare grandi successi come Diesis, in collaborazione con Paolo Nava, e Charles.
Renzo Piano, un allora giovane architetto, viene incaricato da Piero Busnelli per il progetto di uffici della B&B Italia a Novedrate, sede che, inaugurando nel 1974, diventa emblema della più alta cultura d’impresa. Appaiono successivamente nuove tipologie di prodotto per il contenimento, librerie, armadi, contenitori multifunzionali che rispondono all’urgenza trasformativa degli interni tipica di quegli anni e a suggellare i successi aziendali vengono assegnati a B&B Italia ben cinque Compasso d’Oro. Dopo la gestione “familiare” dei Busnelli, da dicembre 2018 B&B Italia è parte di Flos B&B Italia Group, gruppo leader globale con un patrimonio culturale di origine europea, che raggruppa diversi marchi nel mondo dell’arredamento e dell’illuminazione di alta gamma.
COLLABORAZIONI E ICONE
Le collaborazioni con i più prestigiosi designer internazionali, da Mario Bellini a Naoto Fukasawa passando da Gaetano Pesce, hanno rappresentato un punto di distinzione dell’azienda fin dal suo apparire (e anche prima con C&B). Inoltre l’azienda si è da sempre impegnata anche in una costante attività di comunicazione, affrontandola con la stessa attitudine innovativa usata nel progetto di prodotti. Il divano Coronado disegnato nel 1966 da Afra e Tobia Scarpa rappresenta un paradigma, la creazione di un archetipo formale (ispirato al divano capitonné) rivisitato attraverso l’uso di componenti industriali. Innovativo per la struttura portante in acciaio, l’imbottitura di poliuretano schiumato a freddo e per l’uso della fibra di poliestere Dacron DuPont, rappresenta la prima applicazione di questi materiali nell’industria dell’arredo. Unisce la performance artistica, tipica di quegli anni, con un messaggio rivoluzionario e la maniera Pop, la famosa Serie Up (Compasso d’Oro nel 2022) di Gaetano Pesce: spicca Up5_6, la poltrona con pouf scultorea in schiuma poliuretanica che, allora confezionata sottovuoto con una riduzione del volume del 90%, si espandeva a contatto con l’aria per assumere le generose forme femminili pensate dal designer. Ancora, nel 1972, dalla collaborazione con Mario Bellini nasce la serie Le Bambole (Compasso d’Oro nel 1979): innovative sedute dalla forma naturale che nascondono una struttura portante annegandola nel poliuretano, a favore di morbidezza e comfort. Se il divano Sity (Compasso d’Oro nel 1987), messo a punto da Antonio Citterio nel 1986 con il CR&S, inaugura un sistema di poltrone e divani che rispondono efficacemente alle nuove modalità di vivere il salotto, la poltrona Grande Papilio del designer giapponese Naoto Fukasawa nasce nel 2009 dall’idea di mettere in forma il concetto di relax; una seduta iconica ispirata alla grazia del movimento della farfalla. La costellazione di successi dell’azienda vanta collaborazioni variegate che imprimono stili differenti uniti dall’innovazione, dalla ricerca sui materiali e sulle forme. Nel 2007 B&B Italia debutta nel mondo outdoor con Canasta di Patricia Urquiola, che con mano delicata rivisita la paglia di Vienna, in un sottile equilibrio tra essenzialità e décor, valorizzando il concept dell’intreccio, della trama come stratificazione e non solo come pattern. Rimanendo fedele alla sua storia l’azienda non ha mai smesso di intessere relazioni con i designer italiani e stranieri, che ne riconoscono le potenzialità in termini di innovazione: emblematica del “modo italiano” di fare design, B&B Italia controlla internamente tutta la filiera produttiva, permettendo una grande flessibilità progettuale e realizzativa. Un ruolo non meno importante è quello rivestito dalla grafica e comunicazione aziendale, un lavoro cominciato fin dal 1966 nella collaborazione con Trabacchi, e caratterizzato da un piglio sempre “moderno”, cioè allineato allo spirito del suo tempo. Una vera e propria strategia di corporate image fondata da un lato sui prodotti, sul linguaggio visivo delle campagne di comunicazione e non ultimo dall’immagine offerta dalle sedi produttive. È un fil rouge quello che lega il celeberrimo e irriverente servizio di Oliviero Toscani con la modella Donna Jordan che posa sulle Bambole di Bellini, alla lunare campagna pubblicitaria della Serie Up immortalata dal fotografo svizzero Klaus Zaugg, per arrivare alle recenti strategie di comunicazione che utilizzano vecchi e nuovi media. Oltre ai 10 flagship store, 60 monomarca e 700 punti vendita specializzati – i mercati esteri rappresentano circa l’80% del fatturato – il progetto delle sedi, luogo di relazioni e produzione, rappresenta un importante veicolo di immagine che partecipa in modo efficace alla trasmissione del concetto di design insito nell’azienda. Dalla prima fabbrica di Afra e Tobia Scarpa al CR&S progettato da ACPV (Antonio Citterio Patricia Viel) alla sede di Novedrate (il piccolo Beaubourg), disegnata da un giovane Renzo Piano e Richard Rogers, le architetture si fanno manifesto di un’idea, quella originaria di Piero Busnelli, che pone al centro l’innovazione industriale. La forza di un’idea che si fa racconto unita alla condivisione dei valori progettuali ed etici tra l’azienda e i suoi collaboratori sono dunque alla base di un episodio cardine nella vicenda del design italiano, che prosegue malgrado gli inesorabili e rapidi cambiamenti attuali.
B&B ITALIA: THE STRENGTH OF IDEAS
B&B Italia is one of the most important companies in the design industry in Italy and abroad. Since its founding, it has relied on constant Research & Development and industrial know-how gained over time, upholding the genuineness and quality of the “Made in Italy”
PROJECT AND INNOVATION
Established in 1966 by Piero Ambrogio Busnelli (or Pierino as everyone called him) and the Cassina brothers, the company C&B (which would later become B&B Italia) got its name from the founders’ surnames and was founded by the will of Piero Busnelli with a specific goal in mind: to address the need to change the way furniture was made and to start an industrial-type production. It was precisely Busnelli, a pioneer in this field, who proposed a partnership to Cassina – a company already well known on the market – in order to “revolutionize” the production of furniture by introducing the industrial process, but most importantly by basing each new product offer on the fundamental activities of research, design and development. While it is true that the 1960s in Italy were a period of major change, both social and economic, energized by optimism and productive modernization driven by the transportation sector; the lighting engineering sector, and most certainly by companies that focused on “new materials” such as plastic and polyurethane, there were actually only a few pioneers in the furniture sector interested in a radical renewal of the production. This was because the production system, although innovative in some cases, was struggling to completely break free from the traditional high-level artisanal production. Doubled investments in the industrial sector, but above all a 50% upsurge in private consumption expenditures, confirmed Busnellis intuition, which also covered commercial aspects. Thus, C&B, which in 1968 alone went from 50 to 150 employees, banking on the contacts already made and shared by Cassina with famous designers such as Vico Magistretti, Mario Bellini, Gianfranco Frattini, Afra and Tobia Scarpa, built its identity on a scientific organization of production, a major technological investment in the factory, and an original image nurtured by the multifaceted creative contributions of various designers. The Research Center was established in 1969 based on the idea of Cesare Cassina. It would later become the Research & Development Center, a facility shared among the founders’ companies – a key instrument for the success of projects that freed the value of the product from the designer’s creativity alone and associated it with research, that is to say innovation.
In those early years, a special relationship with Afra and Tobia Scarpa – the last was not just a product designer but also a valuable company consultant on production – originated the company’s first best-seller; the Coronado sofa, and the project for the company’s headquarters while the understanding with Mario Bellini, already known for his partnerships with Olivetti, would produce some well-known company icons in Pop style such as Camaleonda and Le Bambole. It was with a free spirit that C&B approached the relationship with “new materials”: acrylic resins, polyurethane foam, polyester and fiberglass were taken into account for their unquestionable functional advantages but also by assigning them expressive autonomy, leaving old stylistic features behind to embrace “Pop design” in revolutionizing the “bourgeois” traditions of living.
In 1973, seven years after its founding. Busnelli took over Cassina’s shares and C&B became B&B Italia a new company that incorporated the know-how acquired thanks to that important laboratory for the search of innovative materials and aimed at the industrialization of processes and which had become the Research & Development Center: Old and new contributors continued along the path started with the company. In addition to Mario Bellini, Afra and Tobia Scarpa, a partnership was established with a young Antonio Citterio that would lead to great successes such as Diesis, in partnership with Paolo Nava, and Charles Renzo Piano, then a young architect, was commissioned by Piero Busnelli to design B&B Italia’s offices in Novedrate, the headquarters inaugurated in 1974 that became in time a symbol of the finest business culture. New types of storage products appeared, such as bookcases, closets, and multifunctional containers that addressed the transformational urgency of interiors typical of those times: as many as five Compasso d’Oro awards were bestowed on B&B Italia to mark its achievements After being a “family-run” business, in December 2018 B&B Italia became part of Flos B&B Italia Group, a leading global group with a cultural heritage of European origin, bringing together several brands in the world of high-end furniture and lighting engineering.
PARTNERSHIPS AND ICONS
Partnerships with some of the most prestigious international designers, from Mario Bellini to Naoto Fukasawa by way of Gaetano Pesce, represented a distinguishing point for B&B since its founding (and even earlier with C&B). However; the company also engaged in ongoing communication activities, approaching them with the same innovative flair used to design its products. The Coronado sofa designed in 1966 by Afra and Tobia Scarpa represents a paradigm, the creation of a formal archetype (inspired by the capitonné sofa) reinterpreted through the use of industrial components.
Innovative for its steel support structure, its cold-foamed polyurethane padding, and the use of Dacron DuPont polyester fiber, this sofa marked the first application of these materials in the furniture industry. Gaetano Pesce’s famous Serie Up (Compasso doro in 2022), combined artistic performance, typical of those years, with revolutionary message and Pop fashion: Up5 6, the armchair with sculptural pouf made of polyurethane foam stands out. At the time vacuum-packed with a 90% reduction in volume, it expanded in contact with the air to take on those bountiful feminine forms conceived by the designer. In 1972, the partnership with Mario Bellini produced the series Le Bambole (Compasso d’Oro in 1979). This series featured innovative natural-shaped seats that concealed a supporting structure by drowning it in polyurethane, to the benefit of softness and comfort.
While the Sity sofa (Compasso d’Oro in 1987), developed by Antonio Citterio in 1986 with CR&S, ushered in a system of armchairs and sofas that effectively addressed new ways of enjoying the living room, the Grande Papilio armchair by Japanese designer Naoto Fukasawa was conceived in 2009 from the idea of shaping the concept of relaxation; an iconic seat inspired by the butterfly’s graceful movement. The company’s string of successes boasts diverse partnerships that mark different styles linked by innovation. research on materials and on forms. In 2007 B&B Italia made its debut in the outdoor sector with Canasta by Patricia Urquiola, who with a delicate hand reinterpreted the Vienna straw, in a subtle balance between minimalism and décor, emphasizing the concept of interweaving, of weave as layering and not only as pattern. Staying true to its history, the company never stopped weaving relationships with Italian and foreign designers, who appreciate its potential in terms of innovation: exemplifying the “Italian way” of making design, B&B Italia controls the entire production chain in-house, for great flexibility in terms of design and production. Of no less importance is the role played by graphic design and corporate communication, a task that began as early as 1966 as part of the partnership with Trabacchi, and featuring an always “modern” look, in other words, aligned with the spirit of the time. A veritable corporate image strategy founded, on the one hand, on the products, on the visual language of the communication campaigns and, last but not least, on the image offered by the production facilities. There is a common thread that joins Oliviero Toscanis famous and irreverent photo shoot with model Donna Jordan posing on Bellinis Bambole, and the lunar advertising campaign of the Serie Up captured by Swiss photographer Klaus Zaugg, to the recent communication strategies that use both old and new media. In addition to 10 flagship stores, 60 mono-brand stores and 700 specialized outlets – the foreign markets account for about 80% of the company’s turnover – the design of the headquarters, a place of relationships and production, is an important image medium that effectively contributes to conveying the design concept embedded in the company. From the first factory by Afra and Tobia Scarpa to the CR&S designed by ACPV (Antonio Citterio Patricia Viel) to the headquarters in Novedrate (Little Beaubourg), designed by a young Renzo Piano and Richard Rogers, buildings become the manifesto of an idea, Piero Busnellis original idea, which puts industrial innovation at the center: The strength of an idea that becomes a tale coupled with the sharing of design and ethical values between the company and its collaborators is therefore at the foundation of a key episode in the history of Italian design, which continues despite today’s relentless and rapid changes.