“Time present and time past are both perhaps present in time future, and time future contained in time past.”
Thomas Stearns Eliot (1888-1965)
The Art Biennial opened in Venice just a few weeks ago, and there is talk of a sizeable presence of fashion insiders at this year’s edition, as the relationship between the two worlds has always been solid, both in terms of power of communication and cultural relevance.
Most exemplary is the great retrospective exhibition “The Prince of Goldsmiths, Rediscovering The Classics,” which rediscovers the heritage, history and craftsmanship of the legendary Maison Buccellati.
Held at the Oficine 800 on Giudecca Island from April 18 to June 18, 2024, the exhibition’s creative concept bears the signature of and was carried out by Balich Wonder Studio, one of the leading groups in live entertainment. It is curated for the jewelry and silver pieces by Alba Cappellieri, Full Professor at the Polytechnic University of Milan where she is the director of the International Master’s Program in Jewelry & Accessories Design and a member of the Scientific Committee of the Ecole Van Cleef & Arpels in Paris. The exhibition celebrates the distinguished history of Buccellati, intertwining its creations with the themes and masterpieces of classical Italian art, brought to life through video installations.
The exhibitive experience is organized into four separate halls: the first hall, “The Buccellati Generations”, greets visitors with the refined and delicate design of the wings of the “Buccellati Venezia Butterfly”; the second hall, “Manmade Wonders”, reveals the priceless silver creations and gallantries; the third hall, “Natural Wonders”, features a veritable shrine of nature-inspired creations and celebrates ancient crafting techniques, such as embossing and chiseling; and the last hall, “The Gallery of the Icons” which showcases the icons of the Maison, presented in a series of neoclassical-style columns arranged along two parallel and opposing rows, thus creating a multiplying visual effect.
An exhibition that can be viewed as an astonishing time machine that takes us on a journey from the early twentieth century, when Mario Buccellati created exquisite objects for his muses and for Gabriele D’Annunzio, to the 1970s when Gianmaria Buccellati modeled the goldsmithing techniques of the Renaissance with the color of his sumptuous cocktail jewelry, up to the present day when Andrea Buccellati interprets with contemporary elegance his soft parures and Cuff bracelets.
After all, Maison Buccellati was founded in a cultural context that mandated unity of the arts, in other words, the diffusion of the same aesthetic values in all kinds of objects, thus paving the way for modern design.
Eccezionali Condivisioni
Buccellati presenta “The Prince og Goldsmiths- Rediscovering the Classics”. Una grande mostra retrospettiva, ospitata a Venezia, che riscopre la storia della Maison e la preziosità del classico.
“Tempo presente e tempo passato sono forse entrambi presenti nel tempo futuro, e il tempo futuro contenuto nel tempo passato.”
Thomas Stearns Eliot (1888-1965)
A Venezia da poche settimane ha aperto la Biennale d’Arte e si parla di una folta presenza di addetti della moda in questa edizione, dato che il rapporto dei due mondi è sempre stato solido, sia per la potenza comunicativa e la rilevanza culturale.
Esemplare è la grande mostra retrospettiva “The Prince of Goldsmiths, Redescovering The Classics” che riscopre l’eredità, la storia e artigianalità della storica Maison Buccellati.
Ospitata negli spazi dei Oficine 800 sull’isola della Giudecca dal 18 aprile al 18 giugno 2024, firmata nel concept creativo e realizzata da Balich Wonder Studio, uno dei gruppi leader del live entertainment, e curata per i gioielli e argenti da Alba Cappellieri, Professore Ordinario al Politecnico di Milano dove è direttore del Master internazionale in Jewellery & Accessories Design e membro del Comitato Scientifico dell’Ecole Van Cleef & Arpels a Parigi, l’esposizione celebra l’illustre storia di Buccellati , intrecciando le sue creazioni con i temi e i capolavori dell’arte classica italiana, vivificati attraverso video installazioni.
L’esperienza espositiva si articola su quattro sale distintive: la prima sala, “The Buccellati Generations”, che accoglie i visitatori con il disegno raffinato e delicato delle ali della “Buccellati Venezia Butterfly”; la seconda sala, “Manmade Wonders” che rivela le preziose creazioni e galanterie in argento; la terza sala “Natural Wonders” che propone un vero santuario di creazioni ispirate alla natura e che celebra le antiche tecniche di lavorazione, come sbalzo e il cesello; nell’ultima sala, “The Gallery of the Icons” che propone le icone della Maison, presentate in una serie di colonne dallo stile neoclassico, disposte su due file parallele e opposte, creando un effetto visivo moltiplicatore.
Una mostra che è una meravigliosa macchina del tempo che ci fa viaggiare dagli inizi del Novecento, quando Mario Buccellati creava oggetti sublimi per le sue muse e per Gabriele D’Annunzio, agli anni Settanta in cui Gianmaria Buccellati modellava le techine orafe del Rinascimento con il colore dei suoi sontuosi gioielli cocktali, fino al presente dove Andrea Buccellati interpreta con l’eleganza contemporanea le sue parure morbide e i suoi bracciali Cuff.
D’altronde la Maison Buccellati nacque in un contesto culturale che si imponeva l’unità delle arti, vale dire la diffusione degli stessi valori estetici in ogni tipologia di oggetto aprendo così la strada al design moderno.