The Leisure

L’uomo di oggi sperimenta uno stile più disinvolto, con una ispirazione multidirezionale, per riscrivere i codici del suo guardaroba con progressiva semplicità.

L’uomo di oggi, svincolato da situazioni che gli impongono di adottare un guardaroba formale, riscopre il piacere di scegliere come desidera apparire, obbedendo non a trend di stagione proposti dai vari marchi, ma dalla variabilità del suo mood.

Diffidando di tutto quello che può essere passeggero o soggetto ad un breve ciclo di vita, preferisce compiere una selezione di pezzi da inserire nel proprio guardaroba, che rispondono alle esigenze di un suo unico e particolare stile, giocato sull’accostamento di capi che non hanno tempo, ma anzi, durano nel tempo.huesers pitti 01

La libertà di selezionare gli consente di allargare il suo campo di azione, inglobando un panorama, che riscrive i codici del proprio guardaroba essenziale, con idee e riferimenti, che possono partire anche da una suggestione, un ricordo, un viaggio.

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L’importanza è adeguarsi alla realtà e ai propri ritmi di vita, senza essere troppo letterali o replicare le proposte degli stilisti, in maniera troppo pedissequa.

Vestirsi significa avere il piacere di scegliere, divertirsi e soprattutto dedicare tempo per sé stessi, alla cura della propria immagine, senza scadere nel proprio ego, così come viene comunicato da tutte le piattaforme social.

L’importante è indossare quello, che rispecchia il proprio punto di partenza con cui scrivere la propria routine giornaliera, scegliendo con gusto e un tocco di ironia, osando anche di più, senza fermarsi alle apparenze.

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L’immaginario collettivo è già popolato da esempi, a partire da artisti, musicisti, attori e protagonisti, che appaiono sulle pagine dei magazine. Biografie che possono essere da spunto, più che un modello da perseguire. L’importante è imparare a conoscersi, anche attraverso quello che si indossa, per sfuggire a definizioni troppo nette.

Che il mercato e lo stile maschile, con produzione Made in Italy, sta vivendo un nuovo momento e sia sempre di più al centro dell’attenzione, nonostante la generale diminuzione del potere d’acquisto, lo dimostrano i numeri, che si possono leggere dal web alla carta stampata.

Nei primi sette mesi del 2024, la moda maschile ha rilevato un andamento dicotomico tra import ed export. Nel primo mantenendo un trend positivo, sebbene abbiamo registrato una crescita molto più contenuta, pari al 2,7%, raggiungendo i 5,5 miliardi di euro, nel secondo, fronte dell’import, ha mostrato un calo medio del -10,1%, scendendo a 3,6 miliardi di euro.

Dobbiamo anche aggiungere, che la maggior propensione all’acquisto dei consumatori, al di là del contesto di grandi incertezze, sia anche di vestirsi non come più imposizione, ma come momento piacevole, senza prendere troppo sul serio i rapidi snapshot scattati sulla strada degli ultimi paladini dello stile contemporaneo, di quelli che propongono come abbinare le gradazioni di palette o pantone tra loro.

Suggestione, allusione, richiamo alla libertà sono le chiavi di lettura con cui l’uomo opera una rinnovata sintesi della sua personalità.

In suo aiuto, come ogni anno a gennaio, si apre la grande vetrina dei Saloni del Pitti Immagine, numero 107, che si svolge alla Fortezza da Basso a Firenze, dal 14 al 17 gennaio, con il contributo fondamentale di circa 790 brand di cui il 45% provengono dall’estero.

I riflettori di questa edizione, dopo essere passati da mille modifiche e rivisitazioni, puntano sull’eredità riconquistata del proprio valore e della normalità, che si ripropone come il più inaspettatamente innovativo trend del prossimo inverno 2025-2026, poggiandosi su quel principio fondamentale di vera classe: la comodità.

È arrivato il momento della lavorazione artigianale, dei dettagli e accessori rifiniti a mano con grande accuratezza.

Il lusso ha una vita propria che supera le barriere delle correnti momentanee, mentre la vera eleganza è solida, impenetrabile, e sa, soprattutto passare inosservata. Un mantra da tenere in mente quando ci si veste o si acquista.

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